LAMPEDUSA - A 3 ANNI SOLO, GARA PER AFFIDO

di Katjuscia Carpentieri
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E’ gara per l’affido del bambino di 3 anni giunto a Lampedusa lo scorso 15 settembre in braccio ad un giovane migrante. Il tribunale dei minori si dovrà adesso pronunciare per una possibile adozione.
Il ragazzo ha raccontato ai volontari della Croce Rossa e alla polizia ha raccontato di non conoscere il bambino e di averlo trovato nel deserto, solo e abbandonato.
Nessuno conosce né il nome, né la nazionalità del piccolo che, attualmente, è all’hotspot di contrada Imbriacola e per il quale si cercherà adesso un affidamento familiare. “Non potevo lasciarlo morire da solo nel deserto, così l’ho portato con me e abbiamo fatto il viaggio insieme…”, ha detto il ragazzino. Del piccolo si occupano, non lasciandolo mai da solo, Save the children e Croce Rossa Italiana, con psicologi, che tentano di fargli dire qualcosa che chiarisca la sua storia. Nessuno sa quali traumi abbia subito il bimbo senza nome e finora non c’è stata alcuna interazione con altri. Ma già a Lampedusa è scattata la gara di solidarietà per prendere il bambino in affido, almeno fino a quando non sarà trovata una famiglia che lo adotti. La sua sorte sarà decisa dal Tribunale dei minori di Palermo Spetta però al Tribunale dei minori di Palermo decidere cosa fare con il piccolissimo rifugiato. Il Tribunale deve verificare, come prevede la legge, se ci sono parenti sul territorio e, in subordine, se ci sono richieste concrete di affido da parte di “soggetti idonei”. A quel punto il Tribunale nominerà un tutore e il bambino viene inserito in una struttura adeguata per l’età. I giudici dovranno poi ratificare le misure di accoglienza. Se necessario è possibile anche un intervento urgente di presa in carico da parte di un reparto di Neuropsichiatria infantile”.

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