La polizia penitenziaria è sotto attacco.
Lo afferma il Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziaria denunciando l’ennesimo caso di aggressione avvenuto in carcere. L’ultimo episodio riguarda il carcere minorile di Bicocca a Catania dove ieri un minorenne ha aggredito un agente e il vicecomandante.
Durante lo svolgimento delle attività il giovane detenuto, di origini maghrebine, pretendeva con arroganza di conferire con il Comandante. Il poliziotto preposto lo ha invitato a pazientare, poiché al momento non era possibile: per tutta risposta, il detenuto gli si è scagliato contro colpendolo con calci e pugni. Subito sono intervenuti i colleghi e anche il vicecomandante, per contenere la furia violenta del giovane. L’Agente e il vice Comandante sono rimasti feriti durante la colluttazione e refertati con prognosi di 5 giorni.
Purtroppo – commentano dal Sappe – le aggressioni sono all’ordine del giorno.
Per questo motivo la polizia penitenziaria chiede l’intervento delle istituzioni prima che qualche agente perda la vita durante il servizio a causa proprio di una aggressione.
Per il Sappe servono più poliziotti e regole d’ingaggio chiare, tecnologia e formazione per chi sta in prima linea nelle Sezioni, strumenti di difesa e contrasto delle violenze. Il sindacato ricorda anche come “la realtà detentiva minorile italiana, è più complessa e problematica di quello che si immagina.