Non c’è più nessuno immigrato nel centro sperimentale per i rimpatri veloci a Pozzallo, unico in Italia nato a seguito della normativa inserita nel decreto Cutro. E’ la risposta alla sentenza del tribunale di Catania che ha ritenuto illegittimo trattenere i richiedenti asilo per 28 giorni o in alternativa pagare 4800 euro per non rimanere nel centro. 4 dei 7 immigrati che erano in attesa di presentare la domanda di asilo sono stati ospitati nell’hotspot insieme con altri 26 immigrati: 115 sono stati trasferiti stamattina e nove sono stati salvati da una ong e sono approdati al porto di Pozzallo e saranno trasferiti nell’hotspot al porto dove già ci sono 240 migranti. Per la premier Giorgia Meloni e il vice premier, Matteo Salvini serve una riforma perchè, secondo le loro dichiarazioni, è inammissibile che la giudcie del tribunale di catania abbia dichiarato illegittimo il trattenimento di tre tunisini nel centro per richiedenti asilo a Pozzallo e ancora più illegittimo la richiesta di una fideiussione bancaria per essere liberati, in attesa dell’esame della domanda. La meloni si è detta basita di fronte alla sentenza del tribunale di Catania che si è anche scagliato contro i provvedimenti di un governo democraticamente eletto, ha poi rimprottato: il putno è che il tribunale etneo ha rispettato i principi contenuti nei diritti comunitari e nella costuituzione italiana: ed anche se si tratta di immigrati già epulsi due volte dal territorio nazionale è illegittimo tenerli detenuti in un centro. a spiegare il motivo è l’avvocato penalista ed esperto in dirttio dell’imigrazione alessio malvaso.
La Lega chiederà conto del comportamento del giudice siciliano in Parlamento. Ma a ragion , questio centri, pensati così come prevede la nromativa contenjta nel decreo cutro, non hanno motivo d’esistere