Il piccolo Christmail è di nuovo senza una famiglia. Alla fine di aprile aveva perso la mamma in un naufragio durante una traversata, ed era stato accolto dalla famiglia della dottoressa che lo ha soccorso a Lampedusa con il consenso del padre rimasto in Tunisia. Poco dopo, però, il giudice dei minori ha revocato l’affido temporaneo del bimbo. Alessandra Teresi, medico rianimatore del 118, l’ha amato come un figlio da quando l’ha visto e oggi vorrebbe sapere perchè le è stato tolto. Sei mesi, originario della Costa D’Avorio, il piccolo ha trovato in Alessandra, suo marito e suo figlio di 14 anni una famiglia. E’ all’interno dell’hotspot in piena emergenza che il bambino viene portato, ma lì non può restare. È allora che la dottoressa, che deve tornare a Palermo, dà la disponibilità di accoglierlo a casa fino all’arrivo del padre. Il tribunale dei minori, anche grazie al consenso del padre, acconsente. La dottoressa sa bene che si tratta di un affido temporaneo e che Christmail non resterà con lei per sempre. Ma la revoca dell’affido arriva appena dopo una settimana e Christmail viene mandato in una struttura protetta. ‘Aspettando il padre, una casa è meglio di un orfanotrofio’ dice Alessandra, che non ha avuto alcuna spiegazione, nessun cenno al motivo della revoca dell’affidamento. “Per noi è stato un enorme trauma. Pensiamo a lui continuamente”. Alla donna la polizia si limita a parlare di errori nella procedura di affido. Il tribunale dei minorenni tace e la famiglia, che per lui aveva allestito di tutto punto una cameretta, non ha più avuto notizie del piccolo. “Non ci vogliono dire dove è, né ce lo fanno vedere. Noi vogliamo solo quel che è meglio per lui, ma certo una casa vera, almeno fin quando rivedrà suo padre, è meglio di un orfanotrofio”, conclude.
PALERMO - CHRISTMAIL E’ DI NUOVO ORFANO
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