Domani a Palermo è il giorno dove i precari covid e tutti coloro che fanno parte del comparto sanità torneranno il piazza con i sindacati per manifestare contro il governo regionale reo secondo il coordinamento regionale dei lavoratori, di aver ribadito la volontà di non prorogare i contratti . Per il coordinamento si tratta “dell’ennesima umiliazione ai danni di 1400 lavoratori. Durante il sit in chiederemo la proroga per tutti i lavoratori rimasti esclusi, l’interpretazione autentica del termine ‘personale amministrativo’ all’interno del decreto milleproroghe e l’utilizzo dei fondi messi a disposizione della sanità siciliana dal decreto Calabria per l’innalzamento del 10% del tetto di spesa relativo al personale delle aziende sanitarie”. Queste le richieste avanzate anche per fare chiarezza su una circolare definita confusa e che demanda le decisione alle asp. Punti su cui abbiamo provato a chiedere delucidazioni all’assessore regionale Volo la quale ha sostenuto che Non vi è alcuna disparità di trattamento, che le aziende hanno prorogato nell’ambito di quelli che sono i piani di fabbisogno e i tetti di spesa previsti. E sulle possibili soluzioni alla scadenza del 31 marzo del personale Uca (Unità di continuità assistenziale) l’assessore ha detto Le stiamo vagliando. Il tempo però continua a scorrere. Non si ha contezza dei tempi per l’attuazione della rete territoriale di assistenza, con l’attivazione di case e ospedali di comunità per il recupero delle professionalità rappresentate dal personale amministrativo e tecnico impiegato nell’emergenza Covid. Rimane ferma l’intenzione di procedere con la massima celerità, ha sottolineato l’Assessore. Intanto il sindaco Fabio Roccuzzo, stamani si è recato negli uffici del Distretto sanitario di Caltagirone, manifestando vicinanza ai sette assistenti amministrativi che mercoledì 15 marzo vedranno cessare la loro breve proroga . Dal 16 alcuni uffici strategici saranno privati del necessario personale. L’Ufficio invalidi civili, infatti, rimarrà chiuso, mentre altri si troveranno in uno stato di grave sofferenza per l’assenza di questo personale.
(ANSA) – PALERMO, 13 MAR – “Domani torneremo a manifestare in piazza insieme ai sindacati a partire dalle ore 14. Ci incontreremo a Piazza Indipendenza per raggiungere in corteo l’Assemblea Regionale Siciliana. Una decisione dettata dalla miope e iniqua presa di posizione dell’assessore Volo sulla questione legata ai lavoratori Covid e dal fare politico del presidente Schifani che, dopo l’ultimo vertice di maggioranza, ha nuovamente ribadito la volontà di non prorogare i contratti ai lavoratori impegnati durante la pandemia”. Lo annuncia in una nota il coordinamento regionale dei lavoratori precari covid in Sicilia. Per il coordinamento si tratta “dell’ennesima umiliazione ai danni di 1400 lavoratori che dallo scorso 28 febbraio sono in stato di disoccupazione e che vedono lesa la propria dignità dopo le false promesse, che saremo felici di pubblicare, fatte negli ultimi due anni sulla pelle dei lavoratori Covid dalla classe ‘politica’. Gli stessi politici che, nonostante l’emendamento del milleproroghe, oggi non riconoscono neppure il lavoro che loro stessi hanno portato avanti per far approvare una legge capace di prevedere la nostra stabilizzazione”. “Non resteremo a guardare – conclude la nota – davanti a questa ennesima presa in giro che inevitabilmente si ripercuoterà anche sul depotenziamento del servizio sanitario regionale. Durante il sit-in chiederemo la proroga per tutti i lavoratori rimasti esclusi dalle proroghe dei contratti, l’interpretazione autentica del termine ‘personale amministrativo’ all’interno del decreto milleproroghe e l’utilizzo dei fondi messi a disposizione della sanità siciliana dal decreto Calabria per l’innalzamento del 10% del tetto di spesa relativo al personale delle aziende sanitarie”. (ANSA).
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“Sono stati indispensabili durante la pandemia e ancora oggi assicurano servizi importanti. E’ quindi ingiusto e paradossale che la Regione dia loro il benservito. Vanno, invece, create da subito le condizioni per salvaguardare queste professionalità e i loro posti di lavoro”.
Lo ha dichiarato il sindaco Fabio Roccuzzo, che stamani si è recato negli uffici del Distretto sanitario di Caltagirone, manifestando “solidarietà e vicinanza” ai sette assistenti amministrativi che mercoledì 15 marzo vedranno cessare la loro breve proroga e svolgeranno, quindi, il loro ultimo giorno di lavoro. Dal 16 alcuni uffici strategici saranno privati del necessario personale. L’Ufficio invalidi civili, infatti, rimarrà chiuso, mentre altri – gli uffici Anagrafe assistiti, Esenzione ticket, Prestazioni e rimborsi, Segreteria di direzione, Gestione specialisti ambulatoriali e Uvd – si troveranno in uno stato di grave sofferenza per l’assenza di questo personale.
“Analoga solidarietà e vicinanza” è stata espressa dal sindaco agli altri lavoratori già in partenza esclusi dai rinnovi dei contratti (il personale tecnico) e a quegli altri che, pur avendo svolto un’opera essenziale durante l’emergenza – Covid e avendo beneficiato di una brevissima proroga (15 giorni), dal 16 marzo saranno costretti anch’essi a restare a casa, “così determinando – ha sottolineato Roccuzzo – gravi ripercussioni sui servizi e sull’occupazione di tante qualificate figure professionali che hanno acquisito indiscusse competenze da non disperdere”.
Il primo cittadino ha annunciato l’imminente invio di una nota al presidente della Regione siciliana Renato Schifani, per chiedergli di assumere “con la massima tempestività possibile”, ogni iniziativa possa rivelarsi utile “per tutelare questo patrimonio di professionalità ed esperienza”.