Parlano di doppia beffa per i precari covid di Palermo i sindacati Fials, Fvm e Anaao Assomed per i quali “i criteri per l’assunzione del personale penalizzerebbero i lavoratori in attesa di stabilizzazione privilegiando invece le procedure concorsuali e la mobilità. Inoltre le ultime disposizioni ammettono alle procedure anche il personale non in servizio all’Asp, ampliando dunque la platea”. Prosegue l’incertezza sulla tematica e i sindacati continuano a portare avanti la vertenza come cigl cisl e uil che si confronterrano lunedì sera. Secondo le normative vigenti in materia, deve essere data priorità alle procedure per la stabilizzazione, tenuto conto della riserva del 50% dei posti e considerata anche la massa finanziaria destinata proprio alle procedure di assunzione del personale precario”. E ancora, i sindacati sostengono che “l’ampliamento della platea di lavoratori che può accedere alla procedura di stabilizzazione penalizza di fatto il personale precario che ha prestato o che presta servizio presso codesta azienda e che rischia quindi di rimanere escluso dalla graduatoria che si determinerà in esito al bando “. I sindacati portano quindi come esempio il censimento pubblicato al Policlinico di Palermo secondo i giusti criteri proposti, per definire il piano del fabbisogno. Intanto la circolare dell’assessorato regionale alla sanità è stata definita “confusa, che non dà indicazioni precise tanto che le Asp stanno procedendo in ordine sparso, con disomogeneità territorio per territorio”.
PRECARI COVID - “DOPPIA BEFFA A PALERMO”
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