Per quasi 17 ore il sommergibile “Venuti” della Marina militare ha avvistato e tenuto sotto osservazione senza intervenire la nave ong Open Arms che l’1 agosto 2019 salvò nel Mediterraneo 147 migranti e attese 15 giorni prima di attraccare a Lampedusa. e’ quanto dichiarato dal comandante del sommergibile, il capitano di corvetta Stefano Oliva, che ha deposto nel processo a carico di Matteo Salvini, all’epoca ministro dell’Interno, oggi presente in aula, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio nell’inchiesta Open Arms.
Il “Venuti” in servizio di pattugliamento non intervenne ma riprese con il periscopio e il sonar una delle operazioni di soccorso e di trasbordo da parte dell’Open Arms. A causa del mancato intervento del sommergibile è stato presentato ora un esposto alla Procura di Roma e alla Procura militare per omissione di atti d’ufficio nei confronti dell’intero equipaggio del “Venuti”: in tutto 35 militari.
Nella zona era stata avvistata anche una motovedetta libica che si avvicinò alla barca dei migranti senza intervenire.
Su domanda del pm Gery Ferrara, il capitano Oliva ha detto che la sua relazione è stata inoltrata alla centrale operativa dei sommergibili e agli “altri organi competenti” tra cui la magistratura.
secondo la difesa di Salvini, è plausibile che Open Arms conoscesse già in anticipo la posizione del barcone poi soccorso. la nave raggiunse il barcone con 55 migranti a bordo “nonostante l’indicazione di Alarm phone non fosse corretta”. sostengono i consulenti della difesa di Matteo Salvini
“Dalle informazioni ricevute non emergeva alcun segnale di pericolo”. Lo ha detto più volte il capitano di vascello Andrea Pellegrino, ufficiale della Marina militare, sentito come teste al processo
Il punto centrale della sua deposizione ha riguardato l’eventuale condizione di pericolo del ‘barchino’ dei migranti che avrebbe richiesto un intervento di salvataggio. Pellegrino ha sostenuto che questa esigenza non è stata avvertita perché l’imbarcazione aveva un assetto normale e una apparente buona navigabilità. Un passaggio della relazione di Pellegrino ha poi provocato un serrato confronto tra la difesa e le parti civili. L’ufficiale ha descritto i movimenti della Open Arms che all’improvviso avrebbe cambiato rotta. E questo ha alimentato l’ipotesi, che la nave potesse recarsi a un appuntamento con gli scafisti. Ma è un aspetto del caso sul quale, ha detto, non si hanno certezze.
OPEN ARMS - ESPOSTO PER MANCATO INTERVENTO
97