La Procura di Patti ha aperto un’inchiesta dopo la frana di ieri nel comune di San Fratello. Al momento non ci sono indagati. Il pubblico ministero si è recato sul posto per cercare di capire se il fenomeno sia stato dovuto a un fatto naturale o se ci possano essere state omissioni da parte delle istituzioni. La Città Metropolitana di Messina, intanto, ha attivato le procedure straordinarie con l’individuazione della ditta che si occuperà delle operazioni di messa in sicurezza del versante roccioso prospiciente la strada provinciale 163/d, in via dei Normanni. Previsto l’impiego dei rocciatori per effettuare l’esplorazione dettagliata del fronte della frana con eventuale ‘disgaggio’ dei massi pericolanti in prossimo distacco e la rimozione del materiale presente in strada. Sull’arteria stradale interessata dal movimento franoso attualmente c’è il divieto di transito e la stessa è presidiata da Polizia metropolitana, Corpo Forestale e alla Polizia locale. La viabilità alternativa è costituita dalla strada statale 289, percorribile a senso unico alternato regolamentato da semaforo. “I massi caduti – spiega l’on.Antonio De Luca – sono finiti su alcune automobili parcheggiate nella zona ostruendo la strada, vicino alle case, tanto che il sindaco ha dovuto disporre l’evacuazione delle abitazioni. I massi sono di grandi dimensioni e solo per un caso quasi miracoloso non ci sono stati né morti né feriti”. “Il costone roccioso franato è l’ennesima dimostrazione di una grave erosione del suolo che necessita di un monitoraggio costante e di interventi di messa in sicurezza” afferma l’on. Calogero Leanza, che ha scritto al presidente della Regione chiedendo l’immediata dichiarazione dello stato di emergenza naturale.
SAN FRATELLO - FRANA, PROCURA APRE INCHIESTA
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