Tre anni fa, il 20 febbraio 2020, a Codogno veniva scoperto il “paziente uno” affetto da Covid, Mattia Maestri, e l’Italia intera sprofondava nell’incubo della pandemia da coronavirus. Per celebrare l’impegno del personale sanitario, socio-sanitario, socio-assistenziale e del volontariato, e il sacrificio dei circa 500 professionisti deceduti, soprattutto nella prima fase, il regista Ferzan Ozpetek e il paroliere Mogol hanno promosso l’istituzione della giornata nazionale in ricordo di chi ha pagato il prezzo più alto dell’emergenza Covid e per onorare il lavoro e lo spirito di sacrificio mostrati da medici e sanitari durante la pandemia, diventata realtà con la Legge del 13 novembre 2020. “Insieme per garantire la salute di tutti’ è lo slogan scelto per la terza edizione della giornata, che ricorre oggi. Questa mattina a Roma, nella Pontificia Università San Tommaso D’Aquino, le celebrazioni, alla presenza del vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri e del ministro della Salute Orazio Schillaci.
ORAZIO SCHILLACI Ministro della Salute
COVID-19 - GIORNATA PERSONALE SANITARIO
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