Gas in picchiata dall’inizio dell’anno, con il prezzo in calo del 32% che fa ben sperare su un prossimo taglio delle bollette. Ma il clima resta teso sul fronte della benzina, con i gestori divisi dopo il tavolo tecnico al ministero delle Imprese e del made in Italy, ma in sostanza uniti nel confermare o “congelare” lo sciopero anche se la decisione definitiva è attesa per domani mattina, dopo un nuovo incontro con il Ministro Adolfo Urso, che si dice ottimista: “C’è sempre margine per migliorare, non conosco decreti che non siano stati migliorati in Parlamento”, con riferimento allo sblocco della vertenza contro il decreto legge sulla Trasparenza dei prezzi di verde e gasolio. Contrari allo sciopero i consumatori, che invitano i gestori a non danneggiare i cittadini ma a collaborare per combattere le speculazioni. I benzinai “sono liberi di fare tutti gli scioperi che vogliono, ma piangono per niente” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori spiegando che “si lamentano delle multe esose, ma queste sono scese, anche se di poco. E poi la sospensione dell’attività non scatta in automatico dopo la terza violazione, e per arrivare alla quarta potrebbe passare, bene che vada, mezzo secolo”. Per Assoutenti lo sciopero indetto dai benzinai “è del tutto incomprensibile, e finirà per danneggiare solamente i cittadini”. Uno sciopero “del tutto inutile che avrà come unica conseguenza quella di creare un danno ingiustificato agli incolpevoli cittadini” dice il Codacons, secondo il quale “Le ragioni della serrata appaiono del tutto sbagliate”.
SCIOPERO DEI BENZINAI - I CONSUMATORI SONO CONTRARI
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