In archivio i festeggiamenti di San Giorgio Patrono di Ragusa. La “festa ranni” della città ha preso vita nello storico quartiere di Ibla. Il primo momento si è tenuto con l’inzio del martirio. Rappresentati i momenti della morte del Megalomartire attraverso un corteo storico e dei carri. Alle 18:00 la santa messa presieduta dal Vescovo della Diocesi di Ragusa Mons. La Placa. A prendere parte alla celebrazione eucaristica le massime cariche civili e militari della Provincia di Ragusa. Al termine della funziona religiosa l’uscita del simulacro con le sue ballariate, i movimenti oscillatori per simulare il trotto del cavallo, a seguire il primo momento di fuochi d’artificio. Poi il percorso con il lancio di petali e coriandoli dai balconi dei palazzi nobiliari di largo camerina e l’arrivo alla villa di Ibla, i giardini iblei, dove ancora si può osservare l’antico portale della chiesa di san giorgio, lì collocata prima del terremoto del 1693 che la distrusse. Anche qui il tanto atteso spettacolo pirotecnico. La rilaita ha visto uno dei momenti più sentiti i vespri. Al quartiere degli archi nella chiesa delle anime sante del purgatorio. preghiera e fede hanno incontrato il folklore dei fuochi d’artificio. Contemporaneamente l’arrivo in piazza duomo del corte e del martirio. Momenti autentici di una ragusa in festa. Con l’arrivo del simulacro di San Giorgio in piazza duomo e dopo il messaggio del vescovo della diocesi di ragusa Mons. Giuseppe La Placa il tanto atteso spettacolo piromusicale.
Una festa che le nostre telecamere hanno raccontato in diretta dalle 17:00 sino a mezzanotte inoltrata raccontata da Marco Scavino, Valentina Frasca e Daniele Scalone. Tantissimi i messaggi arrivati sulla messaggeria che hanno toccato più punti del mondo tra cui il Canada e il Belgio.
Momenti emozionanti, testimonianze uniche e racconti di popolo, fede, tradizione e folklore.