L’ex amante di Matteo Messina Denaro, Maria Mesi, ed il fratello Francesco sono indagati per avere favorito la latitanza del boss. Entrambi erano già stati condannati nei primi anni 2000 per il favoreggieamento del boss Matteo Messina Denaro. I carabinieri del Ros hanno perquisito le loro abitazioni a bagheria, una casa di campagna ad Aspra e la torrefazione gestita dalla famiglia Mesi. Gli inquirenti hanno anche sequestrato i cellulari e i pc dei due fratelli. la lente d’ingrandimento degli inquirenti sta spaziando ad ampio raggio proprio perchè Messina Denaro ha trascorso la latitanza muovendosi in totale libertà nei luoghi dov’è nato e cresciuto. La rete dei fiancheggiatori si sta allargando come si stanno estendendo le perquisizioni nei luoghi dove vivono i suoi uomini più stretti e che lui ha frequentato indisturbato.
Lui era il più accorto, attento e prudente dei latitanti e aveva grandissime coperture – ha commentato l’ex magistrato antonio ingroia. Uno così nell’ultimo anno diventa sbadato, distratto e si mette e fare i selfie? E’ come se avesse detto: venitemi a prendere, vi aspetto. E i problemi fisici c’entrano poco e nulla”. E’ a Castelvetrano che si riunirà la Commissione Antimafia regionale il 2 febbraio nel lavoro itinerante per la Sicilia fatto – ha spiegato il presidente Antonello Cracolici- di incontri, conoscenza e contatto diretto con i territori. Lo scopo è ribadire la vicinanza delle istituzioni e per comprendere cosa è possibile fare per sostenere il contrasto alla mafia nei luoghi dove questa ha radici più profonde, non solo dal punto di vista amministrativo ma anche sociale e culturale
MESSINA DENARO - INDAGATA EX AMANTE
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