Ricorre oggi, 27 luglio, la giornata internazionale del cane randagio, istituita nel 2008, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica su temi delicati come l’abbandono. Si calcola che siano 600.000 i cani randagi in Italia, e nel 2022, in base ai dati forniti dalle Amministrazioni comunali, si stimano 71.000 cani abbandonati con una lieve flessione dell’1% rispetto al 2021, anno in cui, però, si era registrato un significativo aumento sul 2020 pari al 43%. Lo indica Legambiente in ‘Animali in Città’, il XII rapporto nazionale sulle performance 2022 dei Comuni e delle Aziende sanitarie nella gestione degli animali nelle città italiane. Stando al report, in Italia, ad oggi, mancano all’appello dell’anagrafe canina almeno 2 milioni di cani, di cui 1,5 milioni localizzati in sole 5 regioni del centro sud: Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Lazio. La mancanza di monitoraggio, di regolamentazione e controlli restano i principali talloni d’Achille sui cui Amministrazioni comunali e Asl devono lavorare, secondo l’associazione ambientalista. Presentando il rapporto, Legambiente ha rilanciato tre proposte: potenziare l’approccio One Health, ossia un modello sanitario basato sull’integrazione di discipline diverse, l’assunzione a tempo indeterminato di 10.000 veterinari pubblici in servizio entro il 2030, rendere pienamente operativo in tutte le regioni d’Italia il Sistema Informativo nazionale degli Animali da Compagnia e un’anagrafe unica nazionale obbligatoria per tutti gli animali d’affezione per prevedere, organizzare e fornire servizi ai cittadini.
GIORNATA DEL CANE RANDAGIO - LEGAMBIENTE PRESENTA REPORT
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