STRAGE DI USTICA - MELONI: “SOLO DEDUZIONI?”

di autore
298 visite

“Nessun atto riguardante la tragedia del DC9 è coperto da segreto di Stato e nel corso dei decenni è stato svolto dall’autorità giudiziaria e dalle Commissioni parlamentari di inchiesta un lungo lavoro”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni, commentando le parole di Giuliano Amato sulla strage di Ustica e rispondendo a quanti le hanno chiesto di convocare subito il Consiglio dei ministri e togliere il segreto di Stato. “Quelle di Giuliano Amato – ha aggiunto – sono parole importanti che meritano attenzione. Amato precisa, però, che sono frutto di personali deduzioni. Chiedo al presidente Amato di sapere se, oltre alle deduzioni, sia in possesso di elementi che permettano di tornare sulle conclusioni della magistratura e del Parlamento, e di metterli eventualmente a disposizione, perché il governo possa compiere tutti i passi eventuali e conseguenti”. E’ 27 giugno 1980 e al largo delle coste di Ustica, nel mar Tirreno, precipita ciò che resta del volo della compagnia aerea Itavia, partito dall’aeroporto di Bologna e diretto a Punta Raisi. A bordo c’erano 81 persone: 77 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio, nessuno si salvò. E’ l’inizio di un mistero durato 43 anni, e ora l’ex premier Giuliano Amato punta il dito direttamente contro la Francia. «Era scattato un piano per colpire l’aereo sul quale volava Gheddafi — racconta — ma il leader libico sfuggì alla trappola perché avvertito da Bettino Craxi. Adesso l’Eliseo può lavare l’onta che pesa su Parigi» ha dichiarato. Parole pesanti, anche se il coinvolgimento dei francesi nell’incidente aereo non è una novità. L’ipotesi era già stata avanzata dall’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, come scrive in uno dei suoi ultimi articoli il giornalista d’inchiesta Andrea Purgatori. “Sono parole molto importanti quelle dette da Amato ed è una corretta ricostruzione di tutto quello che nelle carte c’è, che sappiamo da anni”. Così Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica. A gettare acqua sul fuoco, però, è il generale Leonardo Tricarico, già capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica secondo il quale la realtà è un’altra. “Quelle di Giuliano Amato sono fandonie che non hanno retto nel dibattimento penale nel quale è emersa incontrovertibile la verità che quel velivolo è stato vittima di un attentato terroristico con una bomba a bordo”. Anche Bobo Craxi prende le distanze dalle parole di Amato. “Mio padre avvertì Gheddafi che lo avrebbero bombardato. Ma nel 1986”. Il ministro Matteo Salvini, infine, afferma che “Giuliano Amato ha rilasciato dichiarazioni di inaudita gravità: è assolutamente necessario capire se ci sono anche elementi concreti a sostegno delle sue parole. Attendiamo commenti delle autorità francesi”.

Potrebbe interessarti anche:

SEGUICI SUI SOCIAL

©2022 Video Mediterraneo – Powered by Rubidia. Tutti i diritti riservati | R.V.M. Srl – S.S. 115 Km 339,500 – Modica (RG) | P.Iva 00857190888.