C’è la storia di Vincenzo, che seppur piccolissimo ha già subito due operazioni al suo cuoricino presso il reparto di cardiochirurgia dell’ospedale di Taormina.
C’è poi la storia di Rebecca che è stata salvata presso lo stesso reparto dove non ci sono solo medici ma angeli custodi, così come ci dice sua mamma.
Queste sono soltanto due delle migliaia di storie che raccontano l’eccellenza del reparto che da luglio sarà chiuso e traferito a Palermo con un’altra gestione e medici diversi. Storie che oggi più che mai vanno di pari passo con gli appelli affinché questo reparto non chiuda.
Dopo il nostro servizio di ieri, la nostra redazione è stata inondata di messaggi e videomessaggi in cui i genitori ci spiegano quanto sia importante la permanenza a Taormina di cardiochirurgia pediatrica.
Spostarla a Palermo non è giusto, non per una questione di distanza, ma perché cambierebbe l’equipe di medici e infermieri e si dovrebbe ricominciare daccapo e questi piccoli pazienti non lo meritano.
Primo appello
Dure le parole anche di un’altra mamma che punta il dito contro la politica
Secondo appello