MODICA - “PIU’ FORTI DELLA MAFIA”

di Viviana Sammito

Non rimanga vana l’uccisione di Salvatore Raiti, carabiniere vittima dell’agguato mafioso della nota strage della circonvallazione di palermo. Le parole di Giovanna raiti, sorella del militare, all’epoca adolescente, risuonano nell’aula magna del galilei campailla di modica come un monito rivolto agli studenti delle quarti classi a non cedere alla tentazione di guadagni facili da fonti illecite e invece seguire e fare propria la cultura della legalità e contro ogni forma di mafia. Era il 16 giugno 1982, Obiettivo dell’attentato era il boss catanese Alfio Ferlito, che stava per essere trasferito da Enna al carcere di Trapani e che morì nell’agguato insieme ai tre carabinieri della scorta, Salvatore Raiti, Silvano Franzolin e Luigi Di Barca, e al ventisettenne Giuseppe Di Lavore, autista della ditta privata addetta al tarsferimento dei detenuti. Uno dei principali mandanti fu il boss catanese Benedetto “Nitto” Santapaola, il quale da alcuni anni combatteva contro Ferlito una guerra per il totale controllo del territorio etneo. Più forti della mafia storie di vittime innocenti, con la prefazione di luigi ciotti, il libro scritto dai giornalisti aldo mantineo e francesco nania rappresenta, come le parole di giovanna raiti, una speranza, una finestra aperta che riaccende il dovere morale di denunciare e contrastare le illegalità.

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