ACATE - PRIMO MAGGIO IN NOME DI DAOUDA

di Viviana Sammito

Gli applausi per Don ciotti, presidente di libera, dal palco della manifestazione dei sindacati che hanno scelto Acate: per il primo maggio in nome di Daouda Diane. Perchè si rompa il muro dell’omertà, perchè si continui a tenere accesi i riflettori e si restituisca verità sulla scomparsa di daouda, l’ivoriano di 37 anni scomparso il 2 luglio dello scorso anno ad Aate dopo avere denunciato le condizioni disumane in cui era costretto a lavorare. Nello striscione che ha aperto il corteo c’è tutto il senso di questa iniziativa: “Senza dignità non è lavoro- verità per Daouda”.

il Magistrato di Cassazione, Bruno Giordano, già direttore capo dell’Ispettorato nazionale del lavoro, presente alla manifestazione, ha finanche inviato una lettera appello a Mattarella al quale ha chiesto di fare piena luce sulla scomparsa di Daouda Diane. Chissà se mai la vicenda di Daouda Diane entrerà in un aula di tribunale” si chiede il dr. Bruno Giordano

Bisogna ripercorrere la lezione di Pio la Torre nella lotta alla mafia ed è venuta l’ora, ha gridato dal palco alfio Mannino, segretraio generale della cgil. Il 1° maggio ha proietatto il focus sulle scarse tutele e la mancanza di sicurezza nei luoghi di lavori, con i morti aumentati in modo esponenziale.Il tema per Giovanni Mininni, segretario nazionale flai cgil, è sempre quello: la ricchezza nelle mani di pochi

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