il Coordinamento regionale del comitato lavoratori emergenza covid-19 Sicilia denuncia quella che appare essere una reale discriminazione. L’intervento non tempestivo della regione sul rinnovo dei precari covid ha portato a degli squilibri di trattamento dei lavoratori. In particolare, a parte le velocità e le scelte diverse sulla proroga da parte delle asp, le discriminazioni vedono la categoria tecnico-amministrativa pagare a caro prezzo la non reazione politica. Il comitato si scaglia contro le scelte dell’assessore Giovanna Volo “La direttiva con cui la Volo, si legge nella nota a firma del comitato dei lavoratori emergenza covid, ha concesso alle aziende sanitarie e ospedaliere la possibilità di prorogare la durata dei contratti, sulla base del fabbisogno delle rispettive piante organiche, ha scatenato un effetto domino di contestazioni, a causa delle differenze di trattamento maturate da provincia a provincia e con la totale esclusione dei lavoratori del comparto tecnico (informatici e ingegneri) – aggiunge il coordinamento – I casi limite riguardano Agrigento e Catania con rispettive proroghe di 10 e 15 giorni, mentre Palermo e Messina non registrano alcun rinnovo in questa triste classifica. Trapani, conclude la nota, è invece la provincia che vanta il rinnovo più lungo con 3 mesi, seguita da Ragusa (2 mesi) e infine Enna e Siracusa con un solo 1 mese”. Non finisce qui: il coordinamento annuncia nuove protesta e manifestazioni pubbliche.
PRECARI COVID - “PRONTI A TORNARE IN PIAZZA”
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