ALMAVIVA - “QUANDO IL TAVOLO?”

di Marco Scavino

L’annuncio del ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, di una norma per salvare il posto di lavoro per un anno ai dipendenti di almaviva contact, lavoratori del numero di emergenza Covid ‘1500’, deve adesso passare ad un passaggio concreto con un confronto con i sindacati. Il timore, di quest’ultimi, è che i fondi stanziati non siano sufficienti a portare tutti i lavoratori fino al 31 dicembre a meno del ricorso a una cassa integrazione molto spinta. Tesi su cui si punta anche in virtù del fatto che negli incontri che si sono svolti sulla vertenza nei mesi scorsi, il ministero della Sanità avrebbe espresso la disponibilità ad assorbire solo 100-200 persone in un nuovo numero di pubblica utilità in materia sanitaria. Adesso Sindacati e azienda chiedono convocazione del tavolo della vertenza. La norma, che prevedrebbe uno stanziamento di 5 milioni di euro, consentirebbe la proroga del servizio, che è stato sospeso alla fine dello scorso anno e impiegava circa 500 persone a Palermo, Catania, Rende (in provincia di Cosenza), Napoli e Milano. Da gennaio questi lavoratori sono in cassa integrazione a zero. Fonti aziendali di Almaviva Contact fanno sapere di apprezzare l’iniziativa del ministero e di aver chiesto la convocazione del tavolo sulla vertenza. Aspettano di vedere cosa prevede il provvedimento e sperano che possa garantire una “soluzione per tutti i dipendenti coinvolti”.

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