Da una parte il Vescovo di Cefalù che invoca la mobilitazione dall’altra il Presidente che difende il proprio operato. E’ polemica per quanto dichiarato da Monsignor Marciante, vescovo di cefalù che questa mattina in merito agli incendi nell’esprimere vicinanza alla popolazione di Gratteri aveva detto “Occorre organizzare una protesta generale davanti all’inerzia colpevole dei vari governi regionali. Mi dispiace tanto. Tra incendi e calo demografico avanza la desertificazione della Sicilia”. Nion si è fatta attendere la presa di posizione del presidente schifani: «Stupiscono le parole del vescovo di Cefalù, che rischiano solo di alimentare proteste e fomentare la sommossa popolare. Comprendo e condivido la rabbia e l’indignazione per questo ennesimo scempio ai danni del nostro territorio e delle nostre comunità, ma riteniamo ingiustificabili gli attacchi a questo governo regionale che fin dal suo insediamento ha lavorato e continua a lavorare per risolvere in maniera strutturale i problemi della Sicilia, tra i quali gli incendi, operando strategicamente per la tutela del territorio e la prevenzione. Ricordo al vescovo che abbiamo dovuto pagare un duro prezzo in termini di vite umane nel contrasto ai roghi causati spesso da criminali senza scrupoli. Tutte le istituzioni dovrebbero unire le forze per una trasformazione culturale improntata alla cura e al rispetto del creato».
INCENDI - SCHIFANI RISPONDE AL VESCOVO
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