CATANIA - SCOPERTI EVASORI TOTALI

di Marco Scavino
103 visite

Tra loro c’è chi opera nel campo della costruzione di edifici, chi si occupa di commercio dei materiali da costruzione, chi della compravendita e noleggio di autoveicoli, ma anche chi dell’intermediazione di agenti e rappresentanti di commercio e non mancano operatori nel settore ricettivo come B&B e case vacanze. Tutti evasori totali per la guardia di finanza di riposto che da mesi aveva avviato su loro degli approfondimenti. A conclusione delle attività ispettive nei confronti dei 9 presunti trasgressori è stata accertata una maggiore base imponibile ai fini delle imposte sui redditi di oltre 1.700.000 euro e una maggiore Iva dovuta pari a circa 267.000 euro. Nell’ambito dei controlli è stato segnalato il titolare di una delle due imprese esercenti attività ricettiva per l’indebita percezione di contributi a fondo perduto per l’importo di oltre 5.000 euro. Peculiari le situazioni di due lavoratori autonomi: il rappresentante di un noto brand di caffè, pur percependo provvigioni annuali ben superiori alla soglia dei compensi previsti per “l’attività occasionale”, nonostante fosse regolarmente titolare di partita Iva, celava al fisco un imponibile complessivo per tutti gli anni d’imposta pari a oltre 360.000 euro per circa 80.000 euro di Iva. Un dentista che ha omesso la presentazione delle dichiarazioni fiscali, invece, secondo la ricostruzione delle Fiamme gialle, non dichiarava compensi per oltre 800.000. Inoltre nello studio del professionista i militari si sono trovati di fronte a una situazione igienico-sanitaria con numerose carenze. Le attività consequenziali hanno permesso di appurare ancora che i due diversi studi medici a lui riconducibili – uno in provincia e l’altro in città -erano privi di ogni autorizzazione. Sono state quindi inoltrate le previste segnalazioni alle autorità competenti che hanno disposto la diffida al dentista a svolgere l’esercizio dell’attività di studio odontoiatrico.

I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, nell’ambito dei propri servizi di istituto, nel corrente anno, tra
l’altro, hanno intensificato le azioni di contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali perpetrate a danno
dell’economia di tutto il territorio ionico-etneo.
L’insieme delle attività di controllo del territorio, nonché l’utilizzo delle banche dati ed il sistematico ricorso alla
ricostruzione dei flussi finanziari, hanno permesso di sviluppare attività utili a intercettare contribuenti connotati
da elevati indici di pericolosità fiscale o che si presentano come completamente sconosciuti al Fisco.
Le fiamme gialle della Compagnia di Riposto, negli ultimi mesi, nell’ambito dell’attività di contrasto
all’economia sommersa, hanno scoperto 9 soggetti economici, risultati evasori totali, operanti nei più svariati
settori: dalla costruzione di edifici, al commercio dei materiali da costruzione, dalla compravendita e noleggio di
autoveicoli, all’intermediazione di agenti e rappresentanti di commercio nonché di operatori nel settore ricettivo
come B&B e case vacanze.
A conclusione delle attività ispettive eseguite nei confronti dei 9 presunti trasgressori è stata accertata una
maggiore base imponibile ai fini delle imposte sui redditi di oltre 1.700.000 euro e una maggiore IVA dovuta
pari a circa 267.000 euro.
L’evasione fiscale distorce la concorrenza, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e genera iniquità,
sottraendo risorse che dovrebbero essere destinate alle fasce sociali più deboli.
Segnalato il titolare di una delle due imprese esercenti attività ricettiva per l’indebita percezione di contributi a
fondo perduto per l’importo di oltre 5.000,00 euro.
Peculiari le situazioni di due “lavoratori autonomi” cristallizzate dai finanzieri di Riposto:
• un rappresentante di un noto brand di caffè, pur percependo provvigioni annuali ben superiori alla soglia dei
compensi previsti per “l’attività occasionale”, nonostante fosse regolarmente titolare di partita IVA, celava al
fisco un imponibile complessivo per tutti gli anni d’imposta pari ad oltre 360.000,00 euro, per un totale IVA di
circa 80.000 euro;
Referente: Cap. Valerio Zuppello; Contatti: 3333281358
• un dentista che ha omesso la presentazione delle dichiarazioni fiscali, invece, secondo la ricostruzione delle
fiamme gialle, non dichiarava compensi per oltre 800.000,00 euro; per di più nel corso dell’accesso nello studio
del professionista, i militari si sono trovati di fronte ad una situazione igienico-sanitaria con numerose carenze.
Le attività consequenziali hanno permesso di appurare ancora che i due diversi studi medici a lui riconducibili –
uno in provincia e l’altro in città –erano privi di ogni autorizzazione. Sono state quindi inoltrate le previste
segnalazioni alle autorità competenti che hanno disposto la diffida al dentista a svolgere l’esercizio dell’attività
di studio odontoiatrico.

Potrebbe interessarti anche:

SEGUICI SUI SOCIAL

©2022 Video Mediterraneo – Powered by Rubidia. Tutti i diritti riservati | R.V.M. Srl – S.S. 115 Km 339,500 – Modica (RG) | P.Iva 00857190888.