La Sicilia è la terza regione in Italia per il gioco on line con 7 miliardi e 637 milioni per l’anno 2021, preceduta solo da Campania e Lombardia, mentre è al sesto posto per la raccolta pro-capite del gioco fisico d’azzardo legale, con 825,52 euro a testa. Sono alcuni dei dati emersi dal convegno che si è svolto a Palermo “Dal Gaming al Gambling. Il gioco online: la nuova frontiera dell’azzardo”. Il dato che assegna il podio del terzo posto alla Sicilia è tratto dalla Relazione finale della Commissione parlamentare nazionale antimafia. A presenziare l’incontro il presidente regionale Antonello Cracolici che punta l’attenzione su un sistema, quello del gioco d’azzardo che, dice, finanza la mafia, citando anche il periodo della latitanza di Messina Denaro.
ANTONELLO CRACOLICI Presidente regionale Commissione Antimafia
Il dato sulla raccolta pro-capite del gioco fisico emerge dall’ultima rilevazione dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, denominata “Libro blu”. Emerge un giro di introiti riciclato dalle organizzazioni criminali difficilmente rilevabile. Secondo le stime dell’organizzazione Transcrime, nel 2011 gli introiti in Italia sono stati tra i 326 e i 533 milioni di euro, con quasi il 20% concentrato in Sicilia. Il Covid 19 ha accelerato il progressivo aumento del gioco d’azzardo on line: se nel 2019, secondo i dati del “Libro blu”, il 67% della raccolta si concentrava sulla rete fisica, nel 2021 la percentuale è crollata a poco meno del 40% mentre la raccolta on line nel 2021 ha toccato quota 67,17 miliardi di euro, con un aumento del 36% rispetto al 2020.
GIOCO D'AZZARDO - SICILIA AL TERZO POSTO
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