La sicilia a distanza di due mesi torna a vivere l’incvubo degli incendi. Temperature alte e vento di scirocco hanno favorito i roghi. La città più colpia oltre il capoluogo siciliano è castellamre del golfo. A palermo un incendio nella circonavallazione ha mesposto al rischio le auto parcheggiate nei pressi di viale della regioen siciliana. Tra i comuni colpiti e che vedono l’intervento del corpo forestale oltre che dei vigili del fuoco Piazza Armerina, che nella prima serata di ieri ha visto impegnate quattro squadre ci sono volute diverse ore prima di riportare la situazione alla normalità. Tanti residenti sono usciti per strada e qualcuno è fuggito sui tetti. Interventi poi ad Altofonte, Gratteri, Gibilrossa, Misilmeri, Piana degli Albanesi, Torretta e Prizzi. Dalle prime luci sono presenti in volo anche tre Canadair sulle località di Gratteri, Gibilrossa e Santa Cristina. Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, si è recato nella sala operativa del Corpo forestale per seguire di persona, in tempo reale, la situazione degli incendi che sono tornati a devastare il territorio dell’Isola. Il governatore ha voluto ancora una volta dimostrare la gratitudine e il sostegno a tutti coloro che stanno profondendo un grande impegno in queste ore così difficili. Anche per oggi la protezione civile ha diramato l’allerta rossa per le province siciliane di Messina, Palermo e Trapani. Allerta arancione per le altre sei. A parlare dei roghi anche il vescovio di cefalù che ha esperesso parole di condanan nei confronti dell’inerzia dei governi regionali “Occorre organizzare una protesta generale davanti all’inerzia colpevole dei vari governi regionali. ha detto Monsignor Giuseppe Marciante che ha espresso vicinanza agli abitanti di Gratteri,
INCENDI - SICILIA AVVOLTA DAI ROGHI
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