Riflettere sul ruolo di padrino e madrina nei sacramentio, ponendosi come interrogativo se risponda o meno al significato originario di accompagnamento nella vita cristiana del battezzato e del cresimato. Che piaccia o no, in molti casi questo ruolo ha perso la sua autenticità. Ed è per questo che molte diocesi hanno deciso di sospendere una ritualità consolidata ma priva dell’essenza originaria. Dal 10 luglio e per la durata di un triennio, l’ufficio di Padrino e di Madrina nel Battesimo dei bambini e nella cresima “ad experimentum” nell’aridiocesi di Palermo è stato sospeso. E’ la decisione riportata nero su bianco in un decreto di Mons. Corrado Lorefice Arcivescovo di Palermo. Il ruolo del Padrino e della Madrina è un vero e proprio munus che la Chiesa affida ai fedeli che abbiano “l’attitudine e l’intenzione di esercitare questo incarico. Nel corso del tempo convenzioni sociali e abitudini consolidatesi hanno compromesso l’autentico significato di questo ufficio esercitato a nome e per mandato della Chiesa. Confuso spesso con relazioni di parentela, riporta la nota, — se non addirittura con legami ambigui — e relegato, il più delle volte, al solo momento rituale, ha perso l’originario significato di accompagnamento nella vita cristiana del battezzato e del cresimato, riducendosi a semplice “orpello coreografico” in una cerimonia religiosa. Una decisione adottata in via sperimentale dunque, alla luce di esperienze analoghe avviate in diverse diocesi italiane. Saranno adesso compito degli Uffici Liturgico e Catechistico, insieme al Servizio Catecumenale, monitorare e verificare, durante questo triennio, l’andamento della nuova prassi e, contemporaneamente, studiare possibili nuove forme di accompagnamento che richiamino e recuperino il vero senso ecclesiale dell’ufficio del padrino e della madrina.
PALERMO - SOSPESO RUOLO PADRINO E MADRINA
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