PALERMO - STUPRO, GIOVANE CONFESSA

di Marco Scavino
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Ha ammesso lo stupro uno dei sette ragazzi arrestati per la violenza sessuale di gruppo della ragazza di 19 anni avvenuta lo scorso 7 luglio a Palermo. Il ragazzo, diventato maggiorenne pochi giorni dopo la violenza, nel corso dell’interrogatorio davanti al gip del Tribunale dei Minori, ha ammesso le sue colpe. Ad inchiodarlo ci sono anche i video raccolti dagli investigatori oltre a una foto in chat con gli amici. Al termine dell’interrogatorio di garanzia la gip Alessandra Puglisi ha scarcerato il ragazzo e ha deciso il trasferimento in comunità. La Procuratrice dei minori Claudia Caramanna ha fatto ricorso contro la decisione della gip per chiedere che il ragazzo torni in cella. Oggi saranno sentiti gli altri indagati, tutti maggiorenni. Nel corso di una conversazione captata in caserma dai carabinieri due dei ragazzi arrestati parlavano della necessità di nascondere i telefoni, uno dei quali sarebbe stato sistemato sotto terra. “Poi me lo scrivi su WhatsApp dove lo hai messo”, dicevaNO TRA LORO. Secondo l’accusa, IL 7 LUGLIO AL FORO ITALICO avrebbero violentato a turno la presunta vittima dopo averla fatta ubriacare. A incastrare i sette, oltre alla denuncia della ragazza e ai referti dei medici dell’ospedale, ci sono anche le immagini di alcune telecamere di sorveglianza che hanno ripreso il tragitto dalla Vucciria, nella zona della movida dove avevano trascorso la serata, fino al cantiere abbandonato del collettore fognario. Lì sarebbe avvenuto lo ‘stupro di massa’, come avrebbe detto uno degli indagati.

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