MAZZARINO - U SIGNURI DI MAIU, TUTTO PRONTO

di Marco Scavino

Oggi è la giornata dei giovani a Mazzarino dove il triduo entra nel vivo in attesa della domenica, consacrata a “U Signuri ri Maiu”. Il mese di Maggio come da tradizione secolare è consacrato al Santissimo crocifisso dell’olmo. Una storia antichissima che trova nella devozione da parte dei portatori e della comunità nella tradizione storica. La città fu risparmiata nel 1693 dal terremoto che distrusse molti centri dell’isola. Per gli uomini del tempo un miracolo del loro Santissimo Crocifisso. Da allora la la festa la seconda doemncia di maggio con la processione a spalla da parte di portatori nudi vestiti solo di una tunica bianca. Il Signore dell’Olmo è chiamto così anche per una leggenda che lo vede protegonista. La leggenda riferisce che una banda di malandrini, proveniente dalla vicina Piazza Armerina, in epoca non precisata, penetrò in detta chiesa di notte, per impadronirsi del Crocifisso; si dice che uno di essi, possedendo una verga d’olmo, l’abbia infissa davanti la porta della chiesa. Per miracolo, la verga germogliò, mentre essi perpetravano il furto, divenendo albero. Credendo essi, nell’uscire, di trovarsi in tutt’altro sito, giacché essi non avevano trovato albero alcuno innanzi la chiesa, per non essere scoperti, lasciarono la refurtiva e andarono via. Col tempo l’albero crebbe di più e vegetò fino al 1880, fin quando il rettore della Chiesa, il canonico Don Luigi Farinello, per rendere la chiesa più areata lo fece divellere.

Una festa che raccoglie devoti e curiosi e che è arrichita da un fitto calendario di appuntamenti, quest’anno impreziosito anche dall’esaltazione di un prodotto tipico e di eccellenza la mandarlo con la sua prima sagra…

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