Sono tre le persone arrestate per il sequestro di un giovane 17enne avvenuto lo scorso 25 settembre a Vittoria: gli arrestati sono Gianfranco Stracquadaini, Stefano La Rocca, Giuseppe Cannizzo.
Un sequestro lampo quello attuato ai danni del giovane che venne prelevato di sera in una piazzetta del rione Forcone a Vittoria, mentre si trovava in compagnia di alcuni amici. Il ragazzo, figlio un commerciante del settore ortofrutticolo, era stato prelevato da alcuni uomini arrivati su un’auto, una Fiat Panda blu, e portato via, auto rubata dai 3 la sera prima a Ragusa.
Il 17enne venne liberato dopo 24 ore: dunque un sequestro anomalo.
Le tre persone fermate, destinatarie di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Catania, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, sono indiziate in concorso tra loro del reato di sequestro di persona a scopo di estorsione nonché dei reati di furto aggravato, porto e detenzione illegale di armi da fuoco.
Gianfranco Stracquadaini, componente storico della Stidda Vittoriese, è stato il promotore, l’ideatore e l’esecutore materiale del sequestro che aveva il fine dell’estorsione.
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I 3 avevano disponibilità di armi da fuoco usate per portare a termine il rapimento. È stato individuato anche il luogo dove è stato nascosto il ragazzo e verranno fatti ulteriori approfondimenti investigativi. Le indagini, infatti, non sono concluse e ci sono anche altri indagati. Anche perché si è parlato di 4 sequestratori ma sono stati arrestati solo in 3
Un risultato a cui si è giunti dopo una minuziosa indagine avviata dagli uffici investigativi immediatamente dopo il fatto e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, e che si è protratta per oltre un mese e che ha permesso di acquisire gravi e determinanti elementi indiziari a carico dei tre soggetti colpiti dal provvedimento cautelare.
Proprio il capobanda, Stracquadaini, era latitante da più di un anno, considerato tra i latitanti più pericolosi, perché ritenuto responsabile insieme ad altri del tentato omicidio di un ex collaboratore di giustizia il 25 aprile 2024.
Secondo la Dda di Catania qusto tentativo di omicidio sarebbe da inquadrare nel progetto criminale di Stracquadaini di “costituire un nuovo gruppo criminale armato riconducibile all’associazione di stampo mafioso denominata Stidda”.
Un elemento che fa pensare anche che nel territorio si vive una sorta di pax tra le famiglie mafiose
