Sono 4 le persone arrestate grazie all’operazione Arpagone della polizia di Acireale: i 4 sono indiziati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di usura e abusivismo finanziario.
Sei mesi la durata delle indagini che hanno permesso di scoprire l’esistenza di una ben organizzata attività di usura con a capo una coppia che delegava anche la figlia maggiore alla riscossione delle somme di usura. 18 le vittime accertate.
Normalmente, gli indagati richiedevano alle loro vittime la corresponsione di interessi fra il 10 e il 40 % mensili, da ricalcolare e parametrare ad interessi annui iperbolici.
Uno dei casi più significativi ha riguardato un operaio industriale al quale per un prestito di € 1000 sono stati richiesti € 300 mensili di solo interesse alla stessa vittima, per un prestito di € 300, sono stati richiesti € 100 settimanali di solo interesse.
La coppia spiega anche alla figlia minorenne il meccanismo, figlia che si chiedeva come mai – nonostante le vittime restituissero – non si estingueva mai il debito.
Gli usurati per estinguere il debito infatti, dovevano restituire, in un’unica soluzione, l’intera somma ricevuta in prestito più il 10% della stessa, quale ultimo interesse da corrispondere.
La conclusione che traggono i due coniugi, quasi delusi, è che la figlia non potrà dedicarsi “all’attività di famiglia”.
È emerso inoltre come, nonostante l’ingente disponibilità di denaro, il padre di famiglia percepirebbe indebitamente il reddito di cittadinanza.
Sequestrati 12 mila euro e un conto corrente assai consistente