RAGUSA - ABBANDONA IL FIGLIO, CONDANNATO

Aveva simulato il ritrovamento di un neonato in via Saragat a Ragusa il 4 novembre 2020. In realtà aveva dato vita ad una messa in scena: il neonato di due ore di vita era il figlio ma fino a qualche ora prima lui non lo sapeva. Era stata la madre a consegnarglielo dopo avere partorito a casa per portalo in ospedale dove il bambino è arrivato dopo due ore, rischiando la vita. E’ stato condannato a due anni, pena sospesa, il macellaio difeso dall’avv. Michele Sbezzi il quale aveva chiesto l’assoluzione perchè il fatto non sussiste e, in subordine, perchè il fatto non costituisce reato, in quanto secondo il consulente di parte Maurizio Sittinieri, l’uomo è stato colto psicosi acuta e quindi la condotta era legata ad un’incapacità temporanea di intendere e volere. Il Gup, Andrea Reale, non ne ha tenuto conto nè la pm Ottavia Polipo la quale ha chiesto una condanna a 2 anni e 8 mesi. Nella requisitoria ha sottolineato quanto detto dall’imputato al suo consulente: il padre del piccolo Vittorio Fortunato, disse di essere arrivato in ospedale ma di non essere entrato perchè c’era confusione e di avere deciso di andare alla macelleria inscenando il ritrovamento. Mettendo a repentaglio la vita stessa del piccolo – ha sottolineato la pm- arrivato in ospedale dopo due ore dalla nascita con il cordone ombelicale aperto e con ipotermia, allungando i tempi di cura. Il Gup ha rigettato le richieste di risarcimento delle parti civili, rappresentate dalla madre del piccolo e dai due figli avuti dal macellaio, fissando il termine di 90 giorni per il deposito delle motivazioni. Le parti civili avevano chiesto un risarcimento danni da liquidare in sede civile. La madre del piccolo ha un processo pendente per concorso in abbandono. Il legale, Angelo iemmolo, ha chiesto il rito ordinario il cui processo sarà incardinato il 6 aprile.