La Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Dda reggina ha disposto, per un anno, l’amministrazione giudiziaria nei confronti di una società per azioni con sede a Catania, una delle cinque società operative con le quali opera il noto marchio della distribuzione alimentare. Secondo quanto emerge dal provvedimento “la ‘ndrangheta sarebbe stata agevolata ad infiltrarsi nell’attività di espansione commerciale della società. Il provvedimento è stato notificato dalla Dia e dalla Guardia di finanza all’amministratore unico e legale rappresentante dell’azienda Matteo Mion.
Il noto marchio, operante nel settore della grande distribuzione alimentare, è presente con oltre 100 punti vendita in Calabria e Sicilia, con un fatturato annuo di circa 900 milioni di euro e 2500 dipendenti.
Stando a quanto si è appreso, il decreto di amministrazione giudiziaria è collegato alle risultanze dell’inchiesta “Planning”, coordinata dal procuratore Giovanni Bombardieri e dai sostituti della Dda Stefano Musolino e Walter Ignazitto. Secondo i pm, in quell’inchiesta, sono emersi “sufficienti elementi” per il provvedimento emesso poi dal Tribunale in quanto ci sarebbe stato “uno stabile rapporto di oggettiva agevolazione tra l’esercizio delle attività economiche riferibili alla struttura imprenditoriale della società ed esponenti della ‘ndrangheta o soggetti collusi con questa”. Al centro dell’indagine che ha portato all’amministrazione giudiziaria, c’è l’esecuzione di opere edili volte all’apertura di nuovi punti vendita come quello realizzato a Gallico, nella periferia nord di Reggio Calabria, e quello che dovrebbe nascere a Siderno, nella Locride.
INFILTRAZIONE 'NDRANGHETA - AMM. GIUDIZIARIA PER AZIENDA
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