Scoperto e sequestrato un arsenale che un 26enne deteneva sopra un guardaroba nella camera da letto e dentro un armadio metallico collocato nell’autorimessa. I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Catania con la collaborazione del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Gravina di Catania hanno arrestato il 26enne in flagranza di reato, si tratta di un pregiudicato catanese appartenente al clan Cappello. Deve rispondere di detenzione illegale di arma da guerra e clandestina, detenzione abusiva di munizionamento e ricettazione. Il giovane è stato rintracciato e bloccato mentre era a bordo della sua auto lungo via Rosano Bolano per recarsi nel quartiere San Cristoforo dove abita. I Carabinieri hanno ispezionato l’appartamento e un box all’interno del quale sono state trovate le armi da guerra clandestine e munite di centinaia di proiettili. Il 26enne si trova nel carcere Piazza Lanza.
Le indagini dei carabinieri anche nelle passate operazioni hanno appurato che i canali d’approvvigionamento delle armi in particolare quelle da guerra, giungano in Sicilia dalla Repubblica Slovacca, dove sono stati documentati interessi da parte di esponenti della famiglia “Mazzei” di Catania, riconducibile a Cosa Nostra. Tale dato è stato infatti riscontrato da una attività investigativa del Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania, che, tra il 2014 ed il 2015, ha intercettato il trasferimento di circa 60 pacchi di armi provenienti proprio da quella Repubblica.
In aggiunta, sono state poi accertate traffici clandestini di armi e munizionamento anche dai paesi della “Ex Jugoslavia” e da altri territori colpiti da eventi bellici. In tal senso, l’Agenzia Europol ha altresì evidenziato come il rischio reale che il conflitto bellico “russo – ucraino” possa favorire il traffico di armi da guerra da quel territorio verso quello nazionale.
CATANIA - ARSENALE SEQUESTRATO DAI CC
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