TRAPANI - CORRUZIONE, MEDICO IN MANETTE

di Viviana Sammito

Rilasciava certificazioni dello stato di salute senza alcuna visita ma dietro corrispettivo di denaro. L’accusa è rivolta a un medico, il 67enne Francesco scaturro, arrestato in flagranza di reato e posto ai domiciliari che, secondo le indagini della guardia di finanza il cui quadro investigativo è stato acclarato dalla procura, è stato pagato da un marittimo per prolungare il certificato di malattia. Il professionista è motlo conosciuto tra trapani e palemro, è anche medico sociale onorario del mazara calcio. “Aiutiamoci” ha pronunciato il medico al marittimo per fare intendere di volere ricevere la dazione illecita di denaro: da qui anche il nome dell’operazione. Il medico finito in manette aveva il compito di stabilire le condizioni del personale navigante, marittimo e dell’Aviazione civile, fornire prestazioni medico-legali, tra cui le visite mediche preventive d’imbarco e le visite periodiche (biennali) per l’accertamento dell’idoneità alla navigazione. Il professionista è stato sorpreso mentre stava intascando la somma di denaro, almeno 50 euro a visita, da parte di un marittimo, denunciato a piede libero. La guardia di finanza per acquisire solidi elementi probatori ha esaminato la documentazione, ha ascoltato persone informate sui fatti, e ha utilizzato intercettazioni telefoniche e riprese audio e video. È stato così possibile acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti del medico che riceveva con sistematicità denaro dal personale marittimo che doveva sottoporsi a visita e necessitava di certificazioni, consentendo agli assistiti di superare i controlli medici e ottenere prolungamenti di stato di temporanea inabilità e il rilascio delle certificazioni di cui necessitavano. E’ stato sequestrato il materiale che confermera come il medico tenesse una accurata traccia dei marittimi che corrispondevano somme secondo il tariffario illecito. Il medico è stato posto agli arresti domiciliari e nell’udienza di convalida dinanzi al G.I.P. del Tribunale di Trapani, ha ammettere le proprie responsabilità, manifestando la volontà di risarcire la Pubblica Amministrazione. Il Giudice ha convalidato la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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