LISTE DI ATTESA - DENUNCIATI 26 MEDICI

di Katjuscia Carpentieri
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controlli dei carabinieri del NAS su scala nazionale voluti da Ministero della Salute per verificare la gestione delle liste di attesa per l’erogazione di prestazioni ambulatoriali, riconducibili a visite specialistiche ed esami diagnostici, relativi al Servizio sanitario pubblico. Le ispezioni sono state eseguite presso presidi ospedalieri e ambulatori delle aziende sanitarie, compresi gli Istituti di Ricovero e Cura a carattere scientifico, nonché presso le strutture private accreditate,
Gli accertamenti dei NAS hanno portato alla denuncia all’autorità giudiziaria di 26 tra medici e infermieri ritenuti responsabili di reati di falsità ideologica e materiale, truffa aggravata, peculato edinterruzione di pubblico servizio. 9 medici sono stati deferiti per aver favorito conoscenti e propri pazienti privati, stravolgendo le liste d’attesa, consentendo loro di essere sottoposti a prestazioni in data antecedente rispetto alla prenotazione ed eludendo le classi di priorità.
In 195 situazioni i NAS hanno riscontrato la sospensione o la chiusura delle agende di prenotazione, in parte condotte con procedure non consentite oppure determinate dalla carenza o assenza di operatori senza prevederne la sostituzione.
In Sicilia le città in cui sono state riscontrate maggiori irregolarità sono Catania e Palermo e Agrigento. A Catania deferito in stato di libertà un medico di ortopedia e traumatologia di un presidio ospedaliero che eseguiva visite ambulatoriali a vantaggio di pazienti privi della prescritta prenotazione al CUP, bypassando il sistema di “lista d’attesa” ed omettendo di richiedere il versamento del previsto ticket contributivo.
In 14 presidi ospedalieri e sanitari delle provincie di Palermo e Agrigento è stata riscontrata, in complessive 23 distinte unità operative/ambulatoriali, la sospensione delle prenotazioni per l’erogazione delle prestazioni specialistiche ambulatoriali e strumentali. Inoltre, è stato accertato che alcune prenotazioni non venivano fatte confluire nel sistema informatico del CUP, ma inserite in un registro cartaceo

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