Era arrivato all’aeroporto di Palermo per proporre l’acquisto di tre tonnellate di hashish ad alcuni trafficanti vicini al clan di Brancaccio e definire l’accordo con pagamento in acconto di 2 milioni di euro. Non sapeva di essere seguito dai poliziotti della sezione narcotici della squadra mobile che lo hanno pedinato per giorni. A finire in manette un 53 anni di origine algerina. E’ stato rintracciato arrestato in provincia di Caserta: con sé aveva una pistola semiautomatica, cal 7.65, provento furto. L’indagine, coordinata dalla procura diretta da Maurizio de Lucia, ha portato alla luce un traffico di droga internazionale che comprende l’asse tra Marocco, Spagna e Italia. Otto le persone arrestate nell’operazione denominata Stormed : cinque rispondono di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti di cui uno con condanne con precedenti per associazione di stampo mafioso in quanto facenti parte del mandamento di Brancaccio: tre di vendita di sostanze stupefacenti. Per uno degli indagati sono stati disposti gli arresti domiciliari. Nel corso delle indagini è emerso che il trafficante algerino ha sempre mantenuto un tenore di vita molto elevato nei suoi spostamenti in Sicilia ed in Campania ed era solito spostarsi. L’asse di approvvigionamento dello stupefacente, proveniente dal Marocco, hanno spiegato gli investigatori, avrebbe garantito al gruppo criminale di realizzare “un sistema abituale di rifornimento di grossi volumi di hashish di ottima qualità con prezzi concorrenziali”. L’obiettivo era affrancarsi dagli usuali e storici canali di importazioni di droga assumendo una posizione di supremazia nel mercato illecito. A seguito di accertamenti patrimoniali sul nucleo familiare di un indagato e di una constatata sproporzione tra redditi dichiarati e acquisti, è stato eseguito il decreto di sequestro preventivo disposto dal gip di 2 appartamenti.
PALERMO - DROGA TRA MAROCCO E SICILIA
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