Si attende la sentenza del Tribunale del Riesame che si dovrà pronunciare sulla scarcerazione o meno di Samuele La Grassa di 20 anni immortalato dal video ripreso con il cellulare di Angelo Flores, l’unico che conosceva la vittima.
La Grassa non ha avuto rapporti sessuali con la ragazza di 19 anni la notte del 7 luglio al Foto Italico di Palermo ma come prevede la legge, gli viene contestato lo stesso reato degli altri indagati: violenza di gruppo con una sfilza di aggravanti che in caso di condanna renderebbero pesantissime le pene. Samuele è il penultimo a chiedere la scarcerazione, l’8 settembre toccherà ad Elio Arnao. Finora le istanze della difesa sono state tutte respinte.
Nell’ordinanza di custodia cautelare il giudice per le indagini preliminari precisa che il fatto che i “video non lo ritraggano in attività sessuale non incide sulla tipicità della sua condotta”.
Secondo l’accusa, La Grassa “ha contribuito attivamente all’azione del gruppo prima alla Vucciria”.
La Procura contesta a La Grassa di avere “pienamente condiviso il progetto criminale tanto da preoccuparsi di far sparire le prove e desiderare di punire la vittima”.