Sono partiti ieri sera dall’hotspot di Lampedusa, con il traghetto arrivato all’alba a Porto Empedocle, i primi 400 migranti che erano ospiti sull’isola. I trasferimenti proseguiranno oggi e domani e riguarderanno altri 2.500 migranti. In 90 sono stati imbarcati su un pattugliatore della Guardia di finanza, destinazione Pozzallo. In mattinata, altri 250 migranti sono stati trasferiti con la nave di linea che giungerà in serata a Porto Empedocle mentre con tre diversi aerei militari 3 gruppi formati da 90 persone sono diretti agli aeroporti di Trapani Birgi, Sigonella e Cagliari. Altri 500 sono sulla nave Vega della Marina militare che si trova a Catania. 250 saranno fatti scendere e saranno trasferiti nel centro di prima accoglienza allestito nell’ex hub vaccinale di San Giuseppe La Rena, gli altri rimarranno a bordo del pattugliatore d’altura che si dirigerà ad Agusta, nel Siracusano, dove saranno fatti sbarcare. Il Viminale fa sapere che le operazioni sono seguite in collaborazione tra Marina e Aeronautica militare, Guardia di finanza e Capitaneria di porto e che, nei prossimi venti giorni, saranno attivati 850 nuovi posti di primissima accoglienza per ridurre la pressione migratoria sull’isola di Lampedusa e sulla Sicilia orientale. Continuano anche gli avvistamenti e i salvataggi. Al largo di Lampedusa, Open Arms ha individuato un gommone in difficoltà con 38 persone a bordo, tra cui 5 minori. La ong Resqship, invece, ha salvato 41 persone in area sar maltese. Tra loro una donna incinta ed un bambino di 4 anni. Sono stati condotti a Lampedusa e hanno riferito d’essere salpati dalla Tunisia, e d’aver pagato fino a 4mila dinari tunisini per il viaggio su un barchino di metallo di 7 metri. Altri 102, su tre diverse imbarcazioni, sono stati soccorsi durante la notte da Capitaneria di porto e Guardia di finanza nelle acque antistanti Lampedusa.
IMMIGRAZIONE - LIBERARE L’HOTSPOT DI LAMPEDUSA
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