AUGUSTA - MORTI DOPO SCIOPERO DELLA FAME

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La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta sulla morte di due detenuti del carcere di Augusta deceduti, uno ad aprile e l’altro il 9 maggio, dopo un lungo sciopero della fame. Il fascicolo è a carico di ignoti e ipotizza il reato di omicidio colposo. Le vittime sono un gelese di 45 anni, con un ergastolo da scontare e che protestava perchè riteneva di essere stato condannato ingiustamente, e un cittadino russo condannato all’ergastolo per un omicidio e che scioperava per chiedere l’estradizione nel proprio Paese. Sul caso è intervenuto il garante dei detenuti Mauro Palma. “Mentre molta doverosa attenzione è stata riservata allo sciopero della fame nel caso di una persona detenuta al 41-bis, con interrogativi che hanno anche coinvolto il mondo della cultura e l’opinione pubblica, oltre che le Istituzioni – ha affermato il Garante – nella casa di reclusione di Augusta il silenzio ha circondato il decesso di due persone detenute avvenuto a distanza di pochi giorni, ambedue in sciopero della fame rispettivamente una da 60 giorni e l’altra da 41 giorni”.

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