IMMIGRAZIONE - NEONATO VIVO CADE IN ACQUA

di Viviana Sammito

La donna non ha gettato in mare il cadavere del figlio convinta fosse deceduto per il freddo, ma è morta e il neonato vivo è finito in acqua annegando. Una tragedia nella tragedia i cui dettagli, sempre più cruenti, sono emersi dalle dichiarazioni dei 42 superstiti dello sbarco a Lampedusa grazie alla traduzione dei mediatori culturali. Anche dell’altro migrante di cui si era stato detto si fosse buttato in mare per cercare di recuperare il corpicino del neonato, invece è emerso che è svenuto ed essendo seduto sul bordo della barca è finito in acqua. I testimoni hanno raccontato che non mangiavano da giorni e che avevano anche finito l’acqua, tant’è che da diverse ore bevevano quella del mare. La Procura, con a capo Salvatore Vella, ha disposto l’autopsia su otto cadaveri. L’esame sarà eseguito nella camera mortuaria dell’ospedale di Agrigento dove le salme, nei prossimi giorni, verranno trasferite. Altri 35 migranti, fra cui 3 donne, sono sbarcati a Lampedusa questo pomeriggio. Dicono di provenire da Congo, Camerun, Guinea, Senegal, Mali, Costa d’Avorio, Burkina Faso e Sierra Leone.A soccorrerli al largo dell’isola è stato uno dei pattugliatori in assetto Frontex. Salgono a 7 gli approdi, da mezzanotte, con un totale di 304 persone sbarcate.

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