MESSINA DENARO - “NON LA VOGLIO PIU’ A SCUOLA”

di Viviana Sammito

“Non voglio più l’insegnante Laura Bonafede nel corpo docente della mia scuola”. Vania Stallone, la dirigente scolastica dell’istituto ‘Capuana-Pardo’ a Castelvetrano, non ritiene adeguata la sospensione per 10 giorni della maestra Laura Bonafede indagata dopo i pizzini e le foto che la ritraggono al supermercato vicino al boss ricercato da 30 anni, Matteo Messina Denaro. L’insegnante è entrata nelle indagine perchè persona legale al padrino durante il periodo della latitanza. La Bonafede, vincitrice di concorso pubblico insegnante nel plesso ‘Catullo’ di Castelvetrano dal 2011, dopo essere entrata di ruolo nel 2005, è figlia del boss Leonardo e moglie dell’ergastolano salvatore gentile.
era una docente che nulla aveva mai fatto trapelare sul luogo di lavoro – ha spiegato la dirigente scolastica – Nessun comportamento sospetto. Ma quando abbiamo visto e saputo dei contatti con Messina Denaro siamo rimasti tutti a bocca aperta”. Per la dirigente scolastica l’insegnante “ha tratto tutti in inganno”. L’istituto ‘Capuana-Pardo’ (guidato da Stallone dal 2014) da anni è impegnato in progetti di legalità, vincendo premi in diversi concorsi nazionali. Il caso della maestra è stato posto all’attenzione del ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara. Domani è in programma un incontro a Roma con l’assessore regionale all’Istruzione Mimmo Turano.

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