IMMIGRAZIONE - OPERAZIONE “CHIAREZZA”

E’ l’ora dell’operazione Chiarezza per i lampedusani. Il sindaco filippo Mannino ha voluto parlare ai cittadini per sgomberare il campo da illazioni e polemiche sulla gestione dei flussi migratori. Il primo cittadini ha garantito che non nascerà alcun centro di permanenza per il rimpatrio ne una tendopoli a Lampedusa; poi ha chiarito “Ci siamo fatti trovare impreparati, da tempo chiedevamo di avere nelle acque antistanti all’isola delle navi per consentire trasferimenti veloci e continuativi, o bypassare proprio Lampedusa come fatto con l’operazione Mare Nostrum e sono andato a chiedere che l’Onu abbia un ruolo centrale per la gestione di questo problema. Lo ha fatto durante il summit dov’è stato nei giorni in cui è esplosa la protesta a Lampedusa per l’incontenibile flusso migratorio e le reazioni violente di alcuni extracomunitari. I lampedusani non hanno ben accolto la notizia dell’arrivo dei 45milioni di euro, da parte del governo nazionale adducendo che con quei fondi “l’isola è stata venduta al governo”. Invece il primo cittadino ha riferito che “quei fondi verranno rifatte le reti idriche e fognarie e le strade, strade extraurbane, un deposito di carburante sia per evitare di restare a secco, sia per cercare di calmierare, con la concorrenza, i prezzi alla pompa – ha spiegato Mannino – . Previsto anche un parcheggio nel centro abitato e opere di efficientamento energetico della scuola materna. Rifacimento delle strade, completamento del depuratore e realizzazione del centro raccolta rifiuti invece per Linosa. Ho chiesto e ottenuto dal governo – ha spiegato – un iter più veloce per il rilascio dei pareri ambientali. Il governo dichiarerà queste opere di interesse strategico per fare in modo che i pareri arrivino, in sede di conferenza dei servizi, in 90 giorni. Progettazione e gare verranno fatte da un’agenzia statale, da Ivitalia.