un italiano, due tunisini, un francese ed un albanese sono state fermate e condotte nel carcere Pagliarelli dopo che la guardia di finanza del Comando Provinciale di Palermo e della componente aeronavale del Corpo, hanno sequestrato ieri al largo delle coste agrigentino un imbarcazione che trasportava oltre 5,3 tonnellate di cocaina che se immessa sul mercato avrebbe fruttato 850 milioni di euro. Il fermo è stato disposto dalla DDA di Palermo
Si tratta del più importante sequestro di cocaina mai eseguito sull’intero territorio nazionale e uno dei più rilevanti a livello mondiale.
Impiegati numerosi mezzi aerei e navali – costieri e alturieri – del Comando Operativo Aeronavale di Pratica di Mare e del Reparto Operativo Aeronavale di Palermo,
Martedì scorso – su segnalazione del II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza – un ATR 72 del Comando Operativo Aeronavale, in servizio di ricognizione nel canale di Sicilia, monitorava da alcuni giorni una nave mercantile battente bandiera di Palau, notando che la nave si stava avvicinando ad un motopeschereccio partito dalle coste calabresi,
La “nave madre” stazionava ai limiti delle acque territoriali ove aspettava il peschereccio, per un trasbordo illecito. all’alba di mercoledi i finanzieri hanno notato un accumulo di numerosi pacchi sul ponte della nave “madre”, che venivano successivamente scaricati in mare mentre si avvicinava al peschereccio italiano, che nel frattempo aveva disattivato il sistema di localizzazione AIS, per le operazioni di recupero del carico gettato nel canale di Sicilia.
immediato l’intervento della fiamme che hanno fermato il peschereccio a bordo del quale, abilmente occultato dietro una pannellatura che celava un ampio locale, veniva rinvenuto un enorme quantitativo di stupefacente, mentre le unità navali del Corpo si lanciavano all’inseguimento della nave mercantile che nel frattempo stava cercando, di riprendere il largo in direzione della Turchia.
Il peschereccio è stato condotto presso il porto di Porto Empedocle mentre la “nave madre”, con equipaggio composto da 15 persone di nazionalità ucraina, turca e azera, scortata si sta dirigendo verso il porto di Palermo.