Si è avvalso della facoltà di non rispondere ieri, subito dopo il fermo, Salvatore Scafidi, il vittoriese di 43 anni pregiudicato per furti e reati contro il patrimonio sottoposto a fermo di indiziato di delitto eseguito dalla polizia dopo i fatti di Villa Azzurra, alla periferia di Vittoria, e ora rinchiuso nel carcere di Ragusa. E’ stato lui a premere più volte il grilletto contro un marocchino di 25 anni, anche lui pregiudicato, nella serata di martedì e deve ora rispondere di tentato omicidio. Individuato poche ore dopo la sparatoria, Scafidi si è costituito nel tardo pomeriggio di ieri in presenza del suo legale, l’avv. Matteo Anzalone. Sui motivi dei dissapori tra i due, sfociati nella violenza, non trapela ancora nulla, ma la pista privilegiata è quella dei malumori tra vicini di casa, dato che anche Scafidi vive nel complesso di contrada Boscopiano, alle porte della città. L’udienza di convalida non è stata ancora fissata, ma l’avvocato fa sapere che il suo assistito in quell’occasione ha intenzione di raccontare la sua verità al GIP del tribunale di Ragusa. Il 25enne, intanto, è ancora ricoverato in rianimazione al Guzzardi di Vittoria e le sue condizioni sono stabili ma gravi. La prognosi naturalmente resta riservata.
VITTORIA - SPARATORIA, SI ATTENDE UDIENZA
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