Il secondo mandato del rieletto sindaco di Ragusa Peppe Cassì inizia da dove si era interrotto il primo, da un’attenzione particolare nei confronti del randagismo (“si poteva fare di più” ammette) e del centro storico, che da anni langue, si svuota e chiede di essere rilanciato. Eventi sporadici non bastano a ridargli vita, serve molto di più.
PEPPE CASSI’ Sindaco di Ragusa
Giustizia, bellezza e speranza. Ma anche confronto e chiarezza. Sono le parole chiave che hanno segnato l’inizio del Cassì bis. “Non siamo ricattabili – dice il primo cittadino – e chi ci ha provato non è finito bene, politicamente. L’autorevolezza non dipende dal decibel della voce. Hanno cercato di delegittimare la mia persona e il mio lavoro, ma, da bravo sportivo, ho schivato il colpo senza reagire e alla fine l’avversario ha perso l’equilibrio”.
PEPPE CASSI’ Sindaco di Ragusa
Le liste civiche e i movimenti che lo hanno portato al trionfo pensano ora a strutturarsi, partendo dai valori condivisi, per non disperdere il ricco bagaglio di voti. Il dialogo è avviato e le prospettive sono a lungo termine. Quale direzione prenderanno non è dato saperlo, ma ci sono già state telefonate con il presidente della regione Renato Schifani e il neo sindaco di Catania Enrico Trantino.
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RAGUSA - LE PAROLE CHIAVE DEL CASSI’ BIS
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