Mentre la città è alle prese con mille emergenze, ecco a cosa si pensa all’interno del consiglio comunale di Palermo. Ieri è stata votata favorevolmente e a maggioranza, senza alcun voto contrario e con 4 astenuti su 34 consiglieri presenti a Sala Martorana, la delibera che sancisce il raddoppio delle indennità per sindaco, assessori e consiglieri comunali. Il gettone dei consiglieri passa da 97,61 a 191,92 euro a seduta. L’indennità mensile da 1.200 a 2.400 euro. La richiesta era stata espressa, sulla base di quanto previsto dalla legge, dalla conferenza dei capigruppo. Gli aumenti riguardano anche presidenti e consiglieri delle circoscrizioni. A questi ultimi andranno 95,96 euro a seduta. L’indennità di funzione spettante al sindaco metropolitano (quasi 14 mila euro) è uguale a quella del presidente della Regione, e fino ad oggi era stata di 7.798,50 euro. Al vicesindaco vanno poco più di 10 mila euro al mese, prima si limitava a 5.848,87 euro, quasi 9mila al presidente del Consiglio comunale. “La delibera è stata approvata nel rispetto dell’equilibrio di bilancio”, ha rassicurato il segretario generale Raimondo Liotta. Come a dire, non saranno questi soldi a farci fallire. Nessun imbarazzo, dunque. Del resto, il capogruppo di Forza Italia Giovanni Inzerillo ha detto, intervenendo in aula, “è una delibera che ci adegua alla legge nazionale. Il lavoro della politica si fa ogni giorno, sottraendo tempo alle famiglie. La politica ha un costo”. Come se qualcuno, quindi, li avesse costretti a candidarsi, e con buona pace di chi pensa che lo si faccia per spirito di servizio e amore per la comunità. Difende la propria decisione anche Giulia Argiroffi del gruppo Oso: “Finora accedere al Consiglio comunale da libero professionista è stato da folli, se si vuole garantire il reddito familiare. I cittadini ci giudichino per la qualità del lavoro che facciamo”.
PALERMO - RADDOPPIANO TUTTE LE INDENNITA’
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