MESSINA - MAFIA, DUE MISURE CAUTELARI

di Katjuscia Carpentieri
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due misure cautelari per altrettante persone ritenuti capi e gregari della famiglia tortoriciana operante nella gascia tirrenica della provincia di Messina. Ad eseguirle la polizia di stato e la guardia di finanza di Messina su richiesta della procura. L’aassociazione mafiosa agisce sul territorio attraverso estorsioni in danni di imprenditori, truffe aggravate in danno all’unione europea e dell’AGEA sia attraverso il controllo di attività economico imprenditoriali, di concessioni e autorizzazioni, con conseguente realizzazione di profitti e vantaggi illeciti. Uno dei due raggiunti dalla misura cautelare era già stato arrestato, il tribunale del riesame aveva accolto la sua istanza, disponendone la scarcerazione, avendo ritenuto che l’ordinanza impugnata non fosse sorretta da un’adeguata motivazione trattandosi di indagato ultrasettantenne. successivamente il G.I.P. ha emesso nei suoi confronti gli arresti domiciliari ritenendo che le motivazioni, già poste a sostegno dell’originario provvedimento cautelare, potessero fondare la giustificazione di una misura meno afflittiva. Inoltre, i Finanzieri hanno sequestrato titoli “tossici” di conduzione, del valore complessivodi 18 mila euro reimpiegati da un’impresa facente capo ad un indagato – già destinatario della misura della sospensione dall’esercizio di attività imprenditoriali eseguita il 6 febbraio- in attuazione dell’ordinanza di applicazione di misura cautelare reale emessa, dal Tribunale di Messina,

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