MILO - RIVOLTA MIGRANTI, ACCUSE E POLEMICHE

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Disordini nel centro per migranti di contrada Milo nel trapanese. Ieri notte un gruppo di nordafricani ha dato vita ad una rivolta: 29 tunisini hanno accatastato scatole di cartone e materassi e hanno appiccato le fiamme. Il fumo si è propagato in altre zone della struttura. Sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia. Non ci sono stati feriti ma la struttura è gravemente danneggiata, in parte inagibile. “Quanto sta succedendo a Milo è gravissimo ed è la dimostrazione di come questi siano luoghi inumani, lager in cui si viene privati di diritti fondamentali. E’ ora che vengano chiusi definitivamente” afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi. Il suo partito intende presentare un’interrogazione al Ministro dell’Interno per sapere quali iniziative intenda assumere per evitare il ripetersi di situazioni simili. “Sono in contatto con operatori e associazioni del territorio per comprendere i contorni reali di quanto accaduto al Cpr di Milo e mi sono attivato con i deputati nazionali del mio partito affinchè il Governo Meloni riferisca in aula sul caso” fa sapere il parlamentare europeo del Pd Pietro Bartolo. “L’Europa – conclude – non può far finta di non vedere cosa accade in Italia”. E proprio i deputati del Pd Giovanna Iacono ed Anthony Barbagallo aggiungono: “Ancora una volta, sono i più deboli a soffrire le conseguenze degli scellerati provvedimenti di questo governo in tema di immigrazione. Chiederemo chiarezza su questa vicenda che, se confermata, comporterebbe una palese e grave violazione dei diritti umani”. Il segretario confederale della Cgil Sicilia, Francesco Lucchesi, infine, ricorda come più volte il sindacato abbia chiesto la chiusura dei Cpr. Sono in corso le indagini per individuare i responsabili.

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