Tutti gli investimenti approvati e previsti da StMicroelectronics in Italia e in Francia sono confermati, nessuno degli attuali siti, in Italia e nel mondo, verrà chiuso e ciascuno continuerà ad avere un ruolo e una missione specifica: sono questi, in base a quanto si apprende da fonti presenti all’incontro, gli impegni assunti dai rappresentanti della multinazionale dei microchip nel corso del tavolo in corso al ministero delle Imprese e del Made in Italy.Attorno al tavolo c’erano il ministero delle Imprese e del Made in Italy, i rappresentanti di Stmicroelectronics, il cfo Lorenzo Grandi e il responsabile manifattura Fabio Gualandris, i sindacati metalmeccanici, Fiom, Fim, Uilm e Uglm, e i rappresentanti delle Regioni Sicilia e Lombardia.
Per Urso “Catania dovrà diventare, a fronte di un supporto di risorse pubbliche così consistente, il polo più significativo in Europa sul carburi di silicio, con l’aumento dei livelli occupazionali.
Stmicroelctronics intende avviare un “dialogo costruttivo” con le parti sociali per “trovare soluzioni condivise che “evitino azioni unilaterali”. E’ quanto indicato dall’azienda, nel corso del tavolo al Ministero inoltre l’azienda riequilibrerà gli investimenti tra Italia e Francia. “L’impatto complessivo e le soluzioni utilizzate per l’attuazione del programma globale” di Stm “saranno sostanzialmente equivalenti tra Italia e Francia”. La priorità sarà data agli ecosistemi locali, alimentando la rete di collaborazione con Università e centri di ricerca, viene inoltre riferito.
Tutti gli investimenti approvati e previsti da StMicroelectronics in Italia e in Francia sono confermati. La Penisola in particolare – ha evidenziato l’azienda, secondo quanto riferito – gioca “un ruolo chiave nella strategia globale” di Stm, sia per la ricerca e sviluppo che per la produzione.
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