Ricorre oggi, 23 aprile, la giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, nota anche come Giornata del libro e delle rose,, promossa e istituita dall’Unesco nel 1996 per promuovere il piacere e l’importanza della lettura, la pubblicazione di libri, la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright e per valorizzare il contributo che gli autori danno al progresso sociale e culturale dell’umanità. La scelta della data è legata ad una doppia coincidenza: la scomparsa, il 23 aprile 1616, di uno dei più alti rappresentanti della letteratura mondiale, William Shakespeare, e la Giornata dedicata al libro che già si festeggiava nella stessa data, a partire dall’inizio del 20esimo secolo, a Barcellona dove coincideva con la festa del santo patrono San Giorgio, che ricorre oggi. La leggenda, ambientata a Barcellona, narra che quando San Giorgio sconfisse il famoso drago, il sangue sgorgato dalle sue ferite fece fiorire immediatamente delle meravigliose rose rosse. In memoria di questo mitico accadimento, il 23 aprile, in Catalogna la ricorrenza viene festeggiata scambiando un libro e una rosa. Una giornata della quale in Italia c’è davvero bisogno, visto che gli italiani, purtroppo, leggono poco. Gli ultimi di Eurostat, del 2024, piazzavano l’Italia al terzultimo posto tra i 27 membri dell’Unione europea mentre l’Istat segnalava che nel 2023 è «aumentata lievemente la quota di lettori di libri» dai 6 anni di età, passando in un anno dal 39,3% al 40,1% (comunque ancora sotto il 40,8% del 2021) e «la lettura di libri è soprattutto prerogativa dei giovani (fascia d’età 11-24) e delle donne».
GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO - IN ITALIA LEGGONO SOPRATTUTTO DONNE E GIOVANI
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