È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Infrastrutture, contenente «misure urgenti in materia di infrastrutture, trasporti e PNRR». Il Decreto, già presentato alla Camera dei Deputati per l’iter di conversione in legge, entra da oggi subito in vigore. Ma è polemica sul punto relativo ai controlli antimafia per le opere pubbliche. “In sede di conversione, il Mit auspica che il Parlamento possa valutare l’importanza di alcune integrazioni, a partire dal rafforzamento dei controlli anti-mafia sul Ponte sullo Stretto” riporta una nota del ministero delle Infrastrutture che sottolinea come “un’opera così importante merita il massimo dell’attenzione, per garantire legalità e trasparenza nel coinvolgimento delle migliaia di imprese e degli oltre 100mila lavoratori che parteciperanno alla costruzione”. Dal Quirinale, è arrivata una nota per chiarire che “La norma sui controlli antimafia non era contenuta nel testo inviato al Quirinale, ma è apparsa poche ore prima della riunione del Consiglio dei ministri. La norma proposta prevedeva una procedura speciale che non risulta affatto più severa delle norme ordinarie e che autorizza anche a derogare ad alcune norme previste dal Codice antimafia, deroghe non consentite dalle regole ordinarie per le opere strategiche di interesse nazionale”. Numerose le prese di posizione. Per il senatore del M5s, Pietro Lorefice, “È da accogliere con favore la decisione del presidente Mattarella di revocare la deroga sui controlli antimafia prevista nel decreto Infrastrutture per il ponte sullo Stretto, ed è un segnale chiaro a tutela della legalità per la quale non esistono, in nessun campo, scorciatoie. Il tentativo di Salvini di aggirare le regole attraverso una deroga affidata al Viminale è stato un atto gravissimo”. Gli risponde il deputato della Lega, Anastasio Carrà. “Per noi la legalità viene prima di ogni cosa e non accettiamo che qualche esponente dei 5S venga a darci la solita lezioncina finalizzata esclusivamente a boicottare un’opera grandiosa che darà lavoro, sviluppo e crescita alla nostra Sicilia”. Per Angelo Bonelli di Europa Verde, infine, “La migliore prevenzione sta nel seguire procedure trasparenti e rigorose nell’approvazione dei progetti e nella formulazione dei pareri obbligatori per legge, cosa che fino ad adesso è mancata. Salvini ha eliminato i pareri di Ispra, Ingv, del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, dell’Autorità Nazionale dei Trasporti e non ha ascoltato i rilievi dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Inoltre, non è stata rispettata la Direttiva europea Habitat”.
PONTE SULLO STRETTO - NORME ANTIMAFIA, IL QUIRINALE FA CHIAREZZA
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