Il fascicolo non si può e non si deve chiudere. Deve essere fatta chiarezza sulla morte della 24enne Aurora maniscalco, hostess di 24 anni che dopo un giorno di agonia è morta dopo essere piombata al suolo dal terzo piano della sua abitazione, a Vienne dove viveva da un paio di anni con il fidanzato, anche lui assistente di volo. L’avvocato della famiglia della ragazza, Alberto raffadale contattato al telefono sta seguendo, al momento da Palermo, il caso ed è in costante contatto con la procura siciliana e con il console italiano a Vienna. Sono risultati intanto negativi gli esami tossicologici fatti su Aurora Maniscalco. Sono stati chiesti l’autopsia ed i medici hanno anche chiesto all’autorità giudiziaria austriaca la necessità di questa perizia come è anche fondamentale acquisire – secondo l’avvocato – i filmati delle telecamere di video sorveglianza, i dati dal cellullare della vittima, il cui dispositivo è ancora in possesso del padre, e il sequestro dell’abitazione dov’è avvenuto il fatto. E’ da chiarire anche perchè il fidanzato ha avvertito prima i suoi genitori che sono subito partiti dalla Sicilia per raggiungere il figlio e dopo 7 ore è stata avvisata la famiglia della ragazza, agonizzante in ospedale e morta ieri pomeriggio. Il legale intende anche formulare una diffida alla procura di roma, competente nei casi di vittime italiane all’estero. A Vienna ci sono i genitori della ragazza ed il fratello, i quali insistono nel ritenere che non si tratti di suicidio “Era venuta a Palermo a maggio e non era affatto depressa.- hanno dichiarato all’ansa – Voleva iscriversi a un corso di tedesco e aveva progetti”. I familiari confermano che l’hostess e il fidanzato litigavano spesso. “Non sappiamo però- spiegano – quali fossero i motivi”Noi non accusiamo nessuno, ma ci sono molte cose da chiarire su quanto è successo – spiegano – Ad esempio: ‘perchè nel profilo whatsapp di Aurora non c’è più la sua foto, perchè non si vede più l’ultimo accesso?”. Le autorità austriache volevano consegnare il corpo della giovane alla famiglia. Forse avevano già chiuso il caso come suicidio, ma la famiglia chiede chiarezza su quanto successo in quell’appartamento”. Non vogliamo puntare il dito contro nessuno, ma su questa vicenda riteniamo legittimamente che ci siano aspetti da chiarire”, così l’avvocato Alberto Raffadale.
VIENNA - MORTA HOSTESS PALERMITANA, PUNTI OSCURI
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